Messaggio della Dirigente
13 Novembre 2020 – Giornata Mondiale della Gentilezza
Cari alunni, genitori, docenti e personale ATA, come tutti ormai saprete, giorno 13 Novembre ricorre la giornata mondiale della gentilezza.
Ogni giorno, travolti dalle incombenze e dalla routine, in un mondo aggressivo, competitivo ed arrogante, sperimentiamo quello che Eugenio Montale chiamava il male di vivere. Ma mai forse come in questo tempo di pandemia che stiamo vivendo, stiamo registrando quanto la gente stia cambiando.
La giornata sulla gentilezza dovrebbe farci riflettere su quanto, mai come ai nostri giorni, occorra rimettere al centro la Persona e l’umanità secondo i valori dell’umanesimo integrale, etico e valoriale di Maritain. La scuola in presenza che stiamo cercando di garantire ogni giorno con grandi sforzi e sacrifici da parte di tutti, dei docenti, del dsga, e del personale Ata, delle famiglie che ci collaborano, dei bambini che talora mal sopportano le mascherine, ma sanno che è importante fare questo sacrificio per non restare chiusi in lockdown e soprattutto per garantire la salute propria e quella degli altri, la scuola in presenza, ripeto, è un valore indispensabile per tutti, un servizio indispensabile per il Paese, perché riesce a garantire che si possa ridurre lo svantaggio socio culturale e che tutti, anche gli alunni più fragili, possano acquisire equità e una formazione culturale.
Per questi ideali dobbiamo continuare a batterci in sinergia, nel rispetto dei ruoli, nel pieno adempimento dei nostri doveri e soprattutto nella collaborazione reciproca, vincendo giornalmente le paure, le ansie, recuperando la capacità di incontrare l’altro con gentilezza e di guardare in alto al più grande valore educativo che stiamo cercando di tutelare, l’istruzione, bene indispensabile per garantire il futuro dei nostri giovani. Il Covid è una guerra che possiamo vincere solo lavorando uniti insieme, rispettandoci ed adottando nuovi stili di vita di prevenzione: il distanziamento, l’uso della mascherina su naso e bocca, la disinfezione continua delle mani. Oggi attraverso questi comportamenti responsabili passa anche il principio ed il valore del rispetto per gli altri!
Ricevere un atto di gentilezza ha un’eco incredibile, dà un piacere impagabile non solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo elargisce. Approcciarsi agli altri con atti di gentilezza può migliorare non solo il nostro essere, ma la società intera. Essere gentili non vuol dire rinunciare ai propri valori, ne sentirsi inferiori agli altri, vuol dire piuttosto essere capaci di introdurre nella nostra vita atti di eleganza, che consentono di incontrare l’altro, di superare le divergenze, introducendo una sapienza di amore e di unione, di fede e di ragione che ci consentono di recuperare il primato della persona come valore in sé, nel rispetto del pluralismo e della diversità di opinioni, sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni sociali e personali, come sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione.
La gentilezza non conosce confini, non ha sesso, nè età, nè etnia, nè ceto sociale, perchè tutti possiamo contribuire a rendere migliore e più serena la nostra vita e quella degli altri attraverso dei gesti semplici che riempiono il cuore.
Con il Covid non ci possiamo abbracciare, ma possiamo reciprocamente sostenerci e possiamo accarezzare l’animo degli altri usando le “giuste” parole, quelle che fanno bene alle relazioni sociali. Gentilezza vuole dire saper gestire anzitutto se stessi, le proprie ansie e le proprie paure, non facendosi trasportare dall’irrazionalità, cercando di usare meno i social e più il cervello, cercando di instaurare rapporti positivi con gli altri e di non farsi trasportare dalle dicerie, dai pettegolezzi, dalle ricostruzioni mentali spesso infondate, che sono capaci di innescare solo inutili conflitti, di alimentare paure ingiustificate e di accrescere una irrazionale intolleranza nei confronti degli altri. La gentilezza e il dialogo “vero” facilitano l’instaurarsi di relazioni positive e sono la chiave di volta per migliorare la nostra società e non attanagliarci la vita.
Questa giornata, riconosciuta a livello mondiale, vuol costituire un momento per riflettere sul valore del rispetto per l’altro come Persona, perchè si può essere amici e ci si può stimare, pur rispettando il diverso modo di pensare e non avvicinandosi agli altri con la presunzione di cambiarli ad ogni costo.
Occorre che la scuola insegni ai giovani a recuperare le “Life Skills”, le capacità sociali, educhi i giovani a “stare insieme in armonia” nel rispetto della diversità di opinioni, a praticare atti di gentilezza, insegnando ad avere cura dell’altro come di se stessi, per migliorare la società ad ogni livello, sia familiare, scolastico e cittadino.
Cari ragazzi e cari bambini, questa giornata può costituire un’autentica occasione di riflessione, e può trasformarsi anche in un momento concreto per praticare questo valore universale nella nostra quotidianità! Come celebrare questa giornata? Lasciate che la vostra fantasia in questi giorni si sbizzarrisca! Se volete essere contagiati dalla gentilezza, potete mettere in pratica questo valore a casa, a scuola, ovunque voi siate! Potete raccontarlo con disegni inviati digitalmente, con slogan e testi digitali o brevi racconti digitali che affrontino il tema dell’inclusione, dell’accoglienza, della solidarietà e della lotta al bullismo, raggruppati dai docenti coordinatori per classe il quali li faranno pervenire per plesso al sito della scuola entro il 20 novembre 2020, per pubblicarli su una bella pagina web dedicata a questa giornata nel sito internet.
Buona giornata a tutti!
La vostra preside Prof.ssa Alessandra La Puzza